giovedì 15 maggio 2008

La Cestistica è un patrimonio della nostra città

La crisi profonda in cui è precipitata la A.S. Cestistica San Severo, in seguito al mancato raggiungimento dell'obiettivo della promozione in serie B2, assume dei tratti davvero preoccupanti.
Chi, come lo scrivente, ha trascorso da ragazzo, nei campionati giovanili, delle ore indimenticabili con addosso la casacca del sodalizio giallonero non può restare indifferente alla notizia di una probabile non iscrizione al campionato di serie C1, il prossimo anno.
Ma la Cestistica non è solo un dato affettivo per molti ragazzi, o ex tali, ma costituisce un patrimonio per l'intera città, anche per chi non ha mai avuto tra le mani un pallone da basket.
La Cestistica per tanti anni ha allietato le nostre domenica- sera, ha costituito motivo di discussione, il lunedì mattina, con i compagni di scuola che tifavano per l'AGRICOMM l'altra compagine societaria, ora totalmente assorbita dalla CESTISTICA.
La Cestistica, quando era abbinata al marchio FAMS ai tempi del Pallone di Via Apricena, era l'orgoglio dei sanseveresi residenti fuori città e che tante volte, andando in trasferta, trovavamo alle porte dei Palasport in attesa dell'arrivo di qualche volto noto dei tempi passati, o ansiosi di riascoltare la inconfondibile parlata sanseverese dalla pesante cadenza dialettale, tipica della nostra città.
E' una parte di noi, che non può, non deve andarsene via.