venerdì 28 agosto 2009

Mercato in Via San Giovanni Bosco: trovata geniale!

Qualche concittadino me ne aveva parlato già la scorsa settimana ma io avevo risposto che non ero a conoscenza di alcun atto ufficiale che andasse in quella direzione.
Quest'oggi il Gabinetto del Sindaco di San Severo ha diramato un comunicato in cui si dà pubblica conoscenza di una ordinanza sindacale emessa il 27 agosto in cui si dispone lo spostamento del mercato giornaliero da Piazza Allegato a Via San Giovanni Bosco, per un tempo transitorio, necessario agli interventi di riqualificazione della Piazza.
Orbene, a prescindere dalla assoluta incertezza dei tempi tecnici necessari alla realizzazione della riqualificazione della Piazza, la nuova collocazione del mercato mi sembra davvero una trovata geniale.
La genialità sta nel non avere considerato la peculiarità della arteria stradale individuata per la nuova collocazione del mercato.
Sia chiaro, nei prossimi giorni mi premurerò di leggere gli atti ma una cosa va chiarita subito.
Non ci si venga a raccontare che la ordinanza è solo di attuazione di indirizzi già adottati dalla precedente amministrazione, perchè sarebbe un falso clamoroso.
Invero, sino a quando è stata in carica la amministrazione Santarelli vi era stato soltanto qualche momento di ascolto ( c.d. forum) più che dei cittadini, che, sbagliando, sono quasi sempre assenti a questi momenti di confronto con la amministrazione, degli ambulanti di Piazza Allegato che, verosimilmente, avranno manifestato il loro gradimento a questa nuova collocazione del mercato.
Ora, senza volere polemizzare inutilmente sulla paternità di questa stravagante decisione, vanno individuate soluzioni serie ed alternative.
Certamente, la soluzione di Via San Giovani Bosco non può essere condivisa per una lunga serie di motivazioni.
In primo luogo, la predetta arteria funge da collegamento tra la città ed il polo scolastico di Porta Apricena ( Palmieri, Industriale, Ragioneria, Geometra,) cosicchè l'occupazione mattutina della sede stradale porterebbe ad una massiccia affluenza di cittadini( siano essi studenti, insegnanti, genitori, ambulanti o avventori del mercato) tale da mandare in tilt la zona per molte ore del mattino.
In più, Via San Giovanni Bosco è l'unica arteria percorribile per quanti, proveniendo da Apricena, devono raggiungere il centro di San Severo.
Conseguentemente, la chiusura di Via San Giovanni Bosco, devierebbe il traffico veicolare lungo Viale 2 giugno che già soffre di una eccessiva mobilità automobilistica.
Allora, la proposta è: revocare l'ordinanza del 27 agosto e ricercare soluzioni alternative.
Ed allora, se gli ambulanti hanno mostrato interessamento per quella zona della città, perchè non allocare il mercato nella villa comunale?
Avremmo finalmente un mercato giornaliero di frutta e verdura dotato di servizi igienici e, quindi, igienicamente adeguato, atteso che quello avuto sino ad ora in Piazza Allegato non lo era, ed eviteremmo tutta una serie di disagi per residenti, studenti, automobilisti e cittadini in genere.
Come pure, per ampiezza e collocazione, un'altra soluzione da potere prendere in considerazione potrebbe essere quella di Via Carmine Cannelonga: un'arteria interessata da uno scarso traffico veicolare, di non nevralgica importanza per la mobilità automobilistica e caratterizzata da un esiguo numero di abitazioni prospicienti la via.
Due soluzioni( ma chissà quante altre ce ne sarebbero) certamente migliori di quella individuata nella ordinanza sindacale.
Ma ho già notizia di un comitato di residenti che si sta organizzando e che presto su questo farà sentire la sua voce.
Ma, caro Sindaco, prima di dar vita a queste lunghe dispute con i comitati di residenti che nel passato hanno dato luogo anche ad inutili contenziosi giudiziari ( Residenti di Piazza Bruno c/ Comune di San Severo) non sarebbe meglio revocare l'ordinanza e riconsiderare complessivamente la questione, magari prendendo in considerazione altre soluzioni, tra cui quelle testè menzionate.
Secondo me, sarebbe cosa buona e giusta e d eviterebbe a Lei ed alla sua amministrazione un inutile conflitto con una ampia fetta di cittadinanza.
Intelligenti pauca!

martedì 11 agosto 2009

La solita manfrina di inizio consiliatura

La stavamo tutti aspettando, anzi ci meravigliavamo che non ancora si fosse messa in scena, la consueta manfrina che accompagna ogni cambio di guardia a Palazzo Celestini.
Abbiamo dovuto attendere oltre due mesi ma alla fine è andata in scena...... la solita manfrina, si intende!
Stamane le nostre attese sono state soddisfatte e non stupendo quasi nessuno, forse solo qualche sprovveduto, il Sindaco ha messo le mani avanti: fino al 31.12.2009 la amministrazione comunale di San Severo non farà nulla, perchè i soldi non ci sono e la colpa è di quelli che stavano prima che hanno speso tutto.
Come a dire, SAN SEVERO RIPARTE..... sì l'anno prossimo, però!
Peccato,però, che stavolta questa manfrina non funziona per un fatto strettamente tecnico.
Ci si è solo precostituito un alibi per virare le domande che vengono avanti da parte dei cittadini. Allora, chiude il " Sorriso", molti servizi non verranno più erogati: colpa di quelli di prima che si sono portati via tutto.
Per questa ragione, io spero vivamente che a leggere questo mio post vi sia qualche genitore di quei bambini diversamente abili, che noi non abbiamo mai abbandonato, qualche LSU che deve attendere i tempi di un nuovo bando, cioè tutti quelli a cui si è detto di aspettare il varo del prossimo bilancio per avere qualche riscontro da parte della amministrazione.
A questi concittadini vorrei spiegare che tecnicamente è impossibile che possa essersi verificato quello che il Sindaco di San Severo ha asserito nelle dichiarazioni riportate dalla stampa questa mattina.
Non è possibile perchè la precedente amministrazione è stata in carica sino ai primi giorni del mese di aprile 2009, quando il bilancio per il corrente esercizio finanziario non era stato ancora approvato e tutti, ormai, sanno che nelle more della approvazione del bilancio, si amministra per dodicesimi.
Cioè, in attesa della approvazione del bilancio, in un mese si può al massimo disporre di quanto speso l'anno precedente diviso dodici.
Ciò significa che la precedente amministrazione, rimasta in carica sino ai primi giorni di aprile, può avere speso per ogni capitolo 4/12 cioè un terzo della spesa registrata l'anno precedente.
Impegni di spesa superiori a detto limite sono illegittimi con grave responsabilità di quel dirigente che li disposti.
La verità è che tutti sanno che appena una amministrazione si insedia ha la necessità di giustificare il proprio iniziale immobilismo, legato anche ad esigenze di assestamento della maggioranza, della giunta che non consentono inizi scoppiettanti come la gente si aspetterebbe. Quindi, si mette in scena la manfrina dei soldi che non ci sono.
Per la verità, questa manfrina avrebbe anche stavolta funzionato se i consiglieri del centro- destra, che facevano la opposizione alla precedente amministrazione, avessero consentito la naturale conclusione del mandato amministrativo.
Ma, avendo fatto altre scelte, hanno reso impossibile la c.d. " manfrina di inizio consilatura"., per le ragioni innanzi esposte.
Ora, caro Sindaco, da ex amministratori sappiamo bene che nei primi mesi vi è da metabolizzare il malcontento per la composizione della giunta ( che sono emersi già nel primo consiglio comunale), da capire i meccanismi e le procedure.
Per questo motivo, sarebbe stato meglio che con tutta onestà avessi chiesto alla città un " trimestre bianco", cioè un periodo di massimo tre mesi caratterizzato da poche iniziative concrete e da molto studio, approfondimento dei problemi, in una parola di tirocinio da pubblico amministratore.
Soprattutto, non ti incamminare nella impervia strada della polemica ad ogni costo con quelli di prima, perchè difficilmente questa strategia potrà farti acquisire simpatie e consensi presso la cittadinanza.
Concediti, come è giusto che sia, un periodo di tirocinio: la opposizione, come vedi silente in questo inizio di consiliatura, te lo ha già concesso.
Poi, però, affronta i problemi, assumendoti le responsabilità che il caso e la carica istituzionale richiede, senza scaricare colpe su altri.
L'opposizione, se condividerà le tue scelte, con onestà intellettuale e politica, te ne darà pubblicamente atto; se dissentirà, le contrasterà con tutti gli strumenti a propria disposizione e con lo stesso vigore e la stessa determinazione messa in campo nei tempi passati.