martedì 28 luglio 2009

Primo consiglio comunale: maggioranza a geometria variabile

Stasera primo consiglio comunale.
Devo dire che non mi è piaciuto molto l'intervento del Sindaco.
In occasione della prima seduta, subito dopo il giuramento di rito, l'alta carica istituzionale avrebbe richiesto un intervento di tutt'altro tono e di differenti contenuti.
In primo luogo, a mio sommesso avviso, il sindaco non avrebbe dovuto, in un intervento di insediamento, soffermarsi sulle difficoltà che ci sono nei rapporti con udc e adc.
Il contesto dell'intervento avrebbe preteso che si desse un profilo solo istituzionale e non politico alla esposizione del Sindaco.
Anche la polemica che Savino ha ritenuto di dovere fare con l'ex sindaco Giuliani, clamorosamente bocciato dall'elettorato, mi è parsa inappropriata per un intervento di insediamento.
Intanto, è fin troppo evidente che lo scaltro Giulio, ormai fuori dalle istituzioni, con quegli articoli sulla stampa sia alla disperata ricerca di uno spazio nella opinione pubblica e la attenzione che Gianfranco Savino gli ha dedicato nel suo intervento non ha fatto altro che dare sostanza ai suoi evidenti propositi.
Poi, diciamocela tutta: un Sindaco che si insedia e che si presenta al consiglio comunale ed alla cittadinanza dovrebbe enunciare per grandi linee gli obiettivi della sua azione amministrativa e chiamare l'intero consiglio comunale ad un costruttivo impegno per la città.
Che necessità c'era di polemizzare con un ex Sindaco trombato alle elezioni?
Diciamo un passaggio che avrebbe dovuto fare il capogruppo della Lista Savino o della Puglia o quelli che tra i consiglieri comunali sono dati per essere vicini al Sindaco, in un intervento tutto politico e di strenua difesa della massima espressione della maggioranza.
Ma il primo cittadino nel suo intervento di insediamento proprio no.
Anche i riferimenti alla precedente amministrazione hanno abbassato il profilo del suo intervento.
Invero, è fatto notorio che le casse degli enti locali languono a cagione di un forte restringimento del governo centrale alla finanza locale, anche in passato era così, mica è una novità di queste ultime settimane.
Nella passata consiliatura, quando noi dicevamo ciò, venivamo tacciati per essere amministratori inefficienti, oggi si dice che per sei mesi nulla potrà essere fatto perchè quelli di prima si sono spazzolato tutto.
Cosa affatto vera perchè la precedente amministrazione è stata in carica solo quattro mesi amministrando per dodicesimi.
Anche il voler scaricare sugli altri le colpe di una eventuale chiusura del centro " Il Sorriso" ha il sapore di una polemica inutile, non appropriata alla impronta solo istituzionale che l'intervento avrebbe dovuto avere.
Ma a parte ciò, che necessità vi era di aprire questa polemica? Eppure, molto saggiamente le scorse settimane Savino, convocandoci in Municipio, aveva dato segnali di grande apertura e disponibilità verso la minoranza e noi lo avevamo apprezzato per questo.
Ora questa polemica cui prodest? A che serve?
Ero molto tentato di dirle queste cose ma mi auguro siasi trattato solo di una momentanea caduta di stile.
Per il resto, il contesto generale non mi ha granchè entusiasmato: ho rivisto le solite camarille che per cinque anni hanno costituito la spina nel fianco di Santarelli, sono gli stessi, con le stesse intenzioni, forse anche più scaltri, avendo nel frattempo accumulato esperienza.
Probabilmente saranno loro in futuro a fare opposizione anche per noi, dall'interno e facendo male.
E l'opposizione, quella vera che fa? Aspetta, si organizza per recuperare la fiducia dei cittadini, allaccia le cinture in vista di una consiliatura che si preannuncia molto movimentata, con possibili colpi di scena.

mercoledì 1 luglio 2009

Una doverosa precisazione

Su " L'Attacco" di oggi 1° luglio 2009 a pag. 23 è comparso un articolo a firma dell'amico Beniamino PASCALE, nel quale si riportavano sinteticamente i contenuti del mio post precedente contenente alcune mie considerazioni sugli esiti della tornata elettorale ultima.
Orbene, l'amico Beniamino, sicuramente per ragioni di spazio, ha non integralmente riportato la proposizione in cui commentavo l'analisi del voto fatto qualche tempo fa da Tonino VILLANI. Tengo a precisare che non ho detto che Tonino ha fatto pochissimo, come trascritto nell'articolo di stampa, bensì ho affermato che Tonino ha fatto pochissimo il capo delegazione del PD in giunta e troppo il Vice di SANTARELLI.
Penso che la differenza concettuale sia sostanziale.
Ad ogni buon conto, ritengo che detto disguido sia esclusivamente dovuto a ragioni di spazio e non ad altro.
Ringrazio, comunque, l'amico Beniamino PASCALE per l'attenzione datami.