lunedì 26 gennaio 2009

Meditate gente, meditate!

La sfida più interessante che abbiamo davanti è sicuramente quella di elevare i contenuti del dibattito politico nella nostra città.
In questi giorni stiamo assistendo ad un rifiorire di manifesti che ci danno il senso di una politica che a livello cittadino si è abbassata enormente di livello.
Intendiamoci, la democrazia ha la sua essenza nel fatto che tutti, ma proprio tutti, possono parlare.
Sta poi all'elettorato fare una selezione.
Tuttavia, ritengo che i partiti, quelli strutturati, di entrambi gli schieramenti, alla vigilia di una campagna elettorale che si preannuncia caotica e confusa, debbano porsi come obiettivo quello di avviare una bonifica della politica cittadina.
Mi scusino gli amici che in questi mesi stanno avviando esprezienze associative verso cui ho il massimo rispetto, ma sono convinto che una bonifica della politica sanseverese non possa esservi senza il concorso dei partiti politici.
Le associazioni da sole non hanno la forza per cantierizzare una operazione così difficile ed ambiziosa.
La politica fuori dai partiti non esiste, è una pia illusione.
Esiste, al contrario, una azione che dall'esterno spinge, induce, costringe i partiti politici a fare delle grandi innovazioni.
Allora, a prescindere dalla iniziativa delle associazioni pur lodevole ed apprezzabile, il quesito che mi sento di sollevare a tutti è se in questa fase preelettorale vi sia la possibilità di stipulare un patto tra i partiti politici definibile di " salute pubblica".
Cioè prima di avviare le procedure di scelta dei candidati- sindaco, il PD, FI, AN, PS, PRC etc. dovrebbero sancire , prima dell'inizio della competizione elettorale, che nessuno dei partiti politici stipulanti darà ospitalità nelle proprie liste a personaggi che nel consiglio comunale in scadenza, seppur eletti in uno schieramento, sono nel corso della consiliatura passati allo schieramento opposto.
Questo perchè, a prescindere dagli esiti elettorali, ad ogni eletto al consiglio comunale sia sin dall'inizio chiaro che nel corso della consiliatura potrà sì cambiare casacca ma che, in detta evenienza, quella in corso sarà la sua ultima esperienza amministrativa, in quanto alla competizione elettorale successiva nessuno dei partiti politici più rappresentativi lo ricandiderà.
Bisogna evitare nel futuro il turismo politico di massa che ha caratterizzato negativamente questa consiliatura.
Se ciò dovesse ripetersi anche nel prossimo consiglio comunale, la nostra città sarà condannata ad un degrado amministrativo crescente che allontanerà dalla politica sempre più gente e le istituzioni saranno invase da pigmei ed avventurieri.
Che ne pensa di ciò il ceto politico sanseverese? E' in grado in questo momento di fare un accordo minimo di questo tipo? Io credo che debba essere compiuto un grande sforzo in questo senso, ce ne gioveremmo tutti, se ne gioverebbe la città.
Poi sfidiamoci in campagna elettorale, ma chi vince deve poter governare e se governa non bene è solo per colpa propria e non per i ricatti quotidiani di chicchessia.
Medita gente, meditate!

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