lunedì 28 dicembre 2009

Regionali 2010: il rush finale!

Fine anno movimentato in vista delle prossime consultazioni elettorali.
Ho accolto con piacere la disponibilità di Michele EMILIANO a correre per la carica di Presidente della Regione, anche se la partita con Nichi VENDOLA non è stata ancora chiusa.
Intendiamoci: trovo assolutamente legittima la asprazione di Nichi a ricandidarsi per la presidenza ma trovo che, quando non vi è condivisione attorno alla propria proposta, sia meglio lasciare con onore la scena ad altri.
Non sfugge a nessuno che, se Nichi accettasse di fare un passo indietro, il centrosinistra allargato con a capo Michele EMILIANO avrebbe ottime possibilità di vincere le elezioni.
Al contrario, la ostinazione di Nichi a volersi candidare sempre e comunque rischia di compromettere l'esito elettorale, con probabile vittoria dell'altro polo.
Stasera l'assemblea regionale del PD dovrà votare la ratifica della candidatura di Michele.
Sento dire che i sostenitori di Minervini si sono già schierati contro la candidatura di Emiliano. Anche Aldo Ragni, mancato segretario provinciale del PD, ha preso pubblicamente posizione per Nichi contro Michele.
Trovo che la battaglia di questi amici, persa in partenza, che si appaleserà in un voto stasera,sia solo utile ad indebolire la candidatura di Emiliano e a rendere un favore al centro-destra, che avrebbe gioco facile ad utilizzare a proprio favore questa divisione.
Ragion per cui, Minervini e i suoi farebbero bene a riflettere bene prima di esprimere posizioni che potrebbero creare imbarazzi.
Invero, domattina, sempre se stasera Minervini vota contro Emiliano, il primo imbarazzo che potrebbe presentarsi è quello di dovere motivare il loro sostegno a Michele e contro la candidatura di Nichi.
Sì, diranno le solite menate sul partito che discute e si divide per poi riunificarsi ma, a parte che in pochi vi crederanno, detto inutile distinguo stasera produrrà inevitabilmente un profondo solco tra la maggioranza del partito, che è pro-Emiliano, ed una sparuta minoranza isolata che insegue Nichi su una strada impervia e dall'approdo molto incerto.
Questi amici, infatti, anzichè indebolire la candidatura di Michele, che oggi è l'unica che ci può fare vincere, dovrebbero andare in delegazione da Nichi e convincerlo a ritirare la propria candidatura.
Per carità è comprensibile che tra Minervini e Vendola in 5 anni anni di amministrazione regionale si sia potuto creare un afflato anche umano oltrechè politico ma ritengo che in questo momento vada evitata al PD una spaccatura così profonda, salvo che non si voglia far naufragare in Puglia il progetto del partito democratico.
Anche Aldo Ragni, che fino all'altro giorno girovagava in provincia per essere votato a segretario provinciale del partito, dovrebbe evitare di alimentare insieme a qualche altro il fuoco di questa sterile polemica.
Cari amici, con Nichi perdiamo: questo non significa bocciare la giunta Vendola ma significa che se il centro-sinistra non amplia i propri orizzonti difficilmente potrà pensare di essere vincente.
Oggi l'unica proposta che consente questo ampliamento è la proposta di Michele Emiliano.
Trovo sconcertante che, di fronte alla disponibilità manifestata da formazioni politiche tradizionalmente non del centro-sinistra a sostenere la candidatura di uno del PD, vi siano degli iscritti e dirigenti regionali dello stesso partito che si affannano a sostenere la candidatura di uno non del PD che, portando il centro-sinistra all'isolamento, ci condurrebbe certamente alla sconfitta.

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