giovedì 25 marzo 2010

Interrogazione a risposta scritta sullo stato di attuazione della convenzione sul PRU area ex Consorzio agrario

Lo scorso 2 marzo ho inoltrato una interrogazione a risposta scritta al Sindaco di San Severo per conoscere le volontà della amministrazione in carica relativamente alla convenzione urbanistica collegata al Programma di Recupero Urbano ( PRU) realizzato sull'area dell'ex Consorzio Agrario in Via Giustino Fortunato.
Prima di entrare nel merito dei quesiti posti alla amministrazione, fa d'uopo una sintetica premessa.
Come noto, l'iter amministrativo di detta programmazione urbanistica, che trova regolamentazione nell'art. 11 Decreto Legge n. 398/1993 convertito nella legge n. 493/1998, iniziò ormai circa 11 anni fa, allorquando il Consiglio comunale di San Severo con delibera n. 60 del 21.4.1999, si determinò ad avviare detto programma di recupero urbano.
A quell'atto deliberativo seguirono ben due protolli d'intesa tra il Comune di San Severo ed il soggetto attuatore del programma, sottoscritti il 21.5.2001 ed il 2.7.2002, e l'accordo di programma che, sottoscritto il 10.12.2002, fu ratificato dal Consiglio comunale il 7.1.2003 ed approvato dalla Regione Puglia il 31.1.2003.
L'atto conclusivo di questo articolato procedimento era rappresentato dalla Convenzione che il Comune di San Severo ed il soggetto attuatore stipularono il dì 18.7.2003.
In detta convenzione, all'art. 10, si pattuiva il trasferimento a titolo gratuito al Comune di San Severo di aree puntualmente individuate nelle tavole grafiche allegate alla convenzione.
All'art. 20 della predetta convenzione si sanciva anche che ogni controversia sulla corretta applicazione della convenzione sarebbe stata deferita ad un collegio di tre arbitri.
La precedente amministrazione, verificata la non completa applicazione dell'art.10 della convenzione, con delibera G.C. n. 114 del 25.3.2009 decideva di nominare il proprio rappresentante in seno al Collegio arbitrale e di incaricare un legale ed un consulente tecnico di parte, affinchè dessero adeguato supporto alle giuste rivendicazioni della pubblica amministrazione, tese alla acquisizione al patrimonio del comune di San Severo delle aree di che trattasi.
Tuttavia, in seguito alla sfiducia alla amministrazione Santarelli, avvenuta solo qualche giorno dopo la richiamata deliberazione giuntale, nessun successivo atto è stato varato dal Comune di San Severo, nè da parte del Commissario prefettizio nè da parte della amministrazione comunale subentrata, nonostante sia ormai trascorso quasi un anno dalla delibera G.C. n. 114/2009.
Per questo mi è sembrato opportuno, nell'espletamento del mandato conferitomi dalla cittadinanza, chiedere delucidazioni alla amministrazione comunale attualmente in carica circa le volontà sulla questione.
Le possibilità sono quattro: 1) dare prosecuzione all'indirizzo politico- amministrativo espresso dalla delibera n. 114/2009 e, quindi, attivare la procedura arbitrale per una rapida soluzione della controversia; 2) rinunciare di fatto ad ogni azione, perpetuando sine die l'inerzia amministrativa di questo ultimo anno; 3) ricercare una soluzione transattiva con la controparte ; 4) modificare l'art. 20 della convenzione, rinunciare all'arbitrato ed iniziare una causa dinanzi al giudice ordinario, che si concluderà forse tra un decennio.
A "lume di naso"ritengo di escludere che l'Amministarzione comunale in carica possa optare per le prime due ipotesi, più probabili invece la terza o la quarta.
Invero, l'A.C., se avesse voluto seguire l'indirizzo della delibera G.C. n. 114/2009, avrebbe varato tempestivamente gli atti successivi, senza far trascorrere un così lungo lasso temporale.
Assurda, e per questo da escludere, invece, sarebbe la seconda ipotesi che implicherebbe una sicura responsabilità contabile per gli amministratori comunali.
Più verosimile la ipotesi di una transazione, augurandosi, però, che essa possa essere adeguatamente gratificante per il Comune di San Severo.
In ultimo, da non escludere è la quarta ipotesi, che è quella di attivare un giudizio ordinario, "menando il can per l'aia", evitando così di assumere ogni decisione e responsabilità, che sarebbe rinviata a quelli che si troveranno ad amministrare tra dieci anni.
Ieri l'interrogazione è stata annunciata in Consiglio comunale, tra venti giorni la risposta.....
Intelligenti pauca!

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