mercoledì 19 novembre 2008

Che "movimento" in città!

Personalmente ritengo che il sorgere ed il moltiplicarsi di associazioni sia un fatto da salutare positivamente in una realtà cittadina di medie dimensioni, come è quella in cui viviamo.




Sono ugualmente convinto che l'impegno sociale si possa esprimere in vari modi, non da ultimo attraverso la partecipazione ad un partito politico.



Tuttavia, non sono allergico a chi la pensa diversamente da me.



Negli ultimi tempi è sorta a San Severo una associazione che fa della battaglia ai partiti, a tutti i partiti, uno dei punti essenziali dei suoi obiettivi.



Io ritengo che quanti come me militano in un partito politico e lo fanno con sani proponimenti, debbano essere del tutto indifferenti a tale tipologia di critica.



Tuttavia, per le stesse motivazioni sono della opinione che chi milita con serietà in un partito non debba sminuire l'impegno di chi sceglie di stare in una associazione.



Vale a dire, al " vade retro" pronunciato da alcuni va replicato con un pacato e costruttivo " confrontiamoci".



Per questa ragione, qualche giorno fa passeggiando per la città ho incontrato Antonio Franciosi, che conosco da tempo e di cui sono amico, che ho salutato e con il quale ho dialogato per circa 50 minuti.



Devo dire che, pur essendo io sfacciatamente ed orgogliosamente un uomo di partito e pur essendo Antonio componente di un movimento che immagina una " politica fuori dei partiti", su molte questioni ci siamo trovati d'accordo, su altre abbiamo reciprocamente manifestato un dissenso, tra l'altro, facilmente recuperabile.



Quando ci siamo salutati ed ognuno è andato via per la sua strada, camminando ho riflettuto sul nostro colloquio ed ho capito che il dialogo, l'ascolto riduce sempre le distanze.



Invero, se mi fossi fermato allo slogan " la politica fuori dei partiti", io che sono stato segretario di un partito politico avrei dovuto regire stizzito, così rifugendo ogni possibilità di confronto con chi immagina la politica, facendo a meno di me che milito in un partito.



Al contrario, dal colloquio ho compreso che quello innanzi specificato probabilmente è e resta solo uno slogan e che dopo gli slogan entrano in campo le persone, con le loro idee, i loro convincimenti al di là delle appartenenze.



Tuttavia, ciò che non tollero sono quelli che, pur avendo militato in un partito politico per lungo tempo, arrivano a ritenere indifferente la alleanza con il centro-destra o il centro-sinistra.



E' accaduto qualche giorno fa, in occasione di un convegno sul traffico cittadino, che uno dei relatori, persona verso cui ho il massimo rispetto, anzitutto per un fatto anagrafico ma anche per la sua pregressa storia politica ed amministrativa, è arrivato ad affermare che il movimento che rappresentava in quel momento riteneva indifferente un accordo politico con le forze di centro- destra oppure con le forze di centro-sinistra.

Per carità, non che io ritenga obbligatorio che il movimento in parola entri a fare parte della coalizione di centro-sinistra, tutt'altro ritengo che ognuno debba poter giocare a tutto in campo e nel modo che più gli aggrada.
Pur tuttavia, sarebbe stato preferibile che a proferire quelle parole fosse stato un altro componente di quel movimento, magari senza precedenti di partito ed amministrativi.

In effetti, sembra inverosimile ( ma oramai non bisogna meravigliarsi più di nulla!) che un ex segretario del PCI-PDS, già Vice Sindaco, assessore e consigliere comunale e provinciale di quel partito, cada nella più facile e gretta demogogia, secondo cui tutti e tutto da Forza Nuova ai Comunisti di Ferrando siano uguali, tale da ritenere indifferente l'allenza con gli uni piuttosto che con gli altri.

Non so per quanti anni ancora farò politica attivamente, so che la politica, che mi ha catturato sin dagli anni della adolescenza, è un impegno a termine.
Sono convinto però della mia scelta di militare in un partito come il mio ed anche se un domani dovessi pentirmi di questa mia scelta, deciderei di restare fuori dall'agone politico anzichè sminuire l'impegno di questi anni.
Mi spiace molto che questo amico, invece di meditare una sua uscita definitiva dalla scena politica si lasci andare ad affermazioni di puro qualunquismo e tali da appannare il suo curriculum politico ed amministrativo di tutto riguardo.



possa

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